Atletica
Parliamo qui di atletica.
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Iliass Aouani ha vinto la Maratona degli Europei 2025 di corsa su strada, scrivendo il proprio nome in cima all’albo d’oro di questa neonata competizione continentale. L’azzurro ha confezionato una prestazione sublime a Bruxelles (Belgio), trionfando con il tempo di 2h09:05 al termine di una gara di tutto cuore: ha fatto sfogare l’israeliano Bukayawe Malede, che era scappato via poco prima della mezza, lo ha ripreso nei pressi del trentesimo chilometro e poi ha dovuto battagliare con tre israeliani.
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Alex Schwazer ha fatto suo la gara in programma sabato mattina a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso: un 10 mila metri che lo ha visto assoluto protagonista vincendo sbaragliando gli avversari con ben 7 minuti di vantaggio sul secondo. Il marciatore altoatesino ha dimostrato a 40 anni di avere ancora le qualità da campione olimpico, sfidando e vincendo anche la sfida nella sfida con la giuria che lo ha fermato per ben tre volte, ammonendolo. Una serie di contrattempi che non gli hanno impedito di vincere ma per i quali, furioso, non si è presentato poi a ritirare il premio per il primo posto. Proprio per quegli stop, gli è infatti sfuggito il record italiano senior Master 40.
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Non c'è mai pace praticamente per Alex Schwazer
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Atletica, i tempi lanciati dell’Italia nella 4×100: che pennellata di Patta, Tortu solido, bene Melluzzo

L’Italia ha offerto una prestazione di estrema solidità nelle batterie delle World Relays e con grandissima personalità è riuscita a qualificare la 4×100 maschile ai Mondiali che si disputeranno a Tokyo nel mese di settembre. Nonostante l’assenza della grande stella Marcell Jacobs, che ha sempre messo lo zampino nei superlativi risultati ottenuta dalla staffetta veloce negli ultimi anni, il quartetto tricolore ha saputo fare di necessità virtù e ha raggiunto brillantemente l’obiettivo prefissato sulla pista bagnata di Guangzhou (Cina).

Bisognava concludere la batteria nelle prime due posizioni per meritarsi il biglietto iridato senza dover ricorrere ai ripescaggi di domani e gli azzurri sono stati impeccabili, chiudendo al secondo posto con il crono di 38.16 alle spalle degli USA (37.86, privi di grandi fenomeni come Noah Lyles e Fred Kerley). La tradizione della 4×100, capace di conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’argento ai Mondiali 2023, il titolo agli Europei 2024 e di piazzarsi ai piedi del podio ai Giochi 2024, è stata onorata.

Fausto Desalu è stato promosso per il suo lancio (0.157 il tempo di reazione), correndo una buona prima curva in un convincente 10.46: solo un centesimo più alto dello statunitense Courtney Lindse e due peggio del cinese Zhenye Xie, più lento del brasiliano Vinicius Rocha (10.23) e del botswano Karabo Mothibi (10.36). Buon passaggio del testimone per Matteo Melluzzo, che ha fatto andare i cavalli nella seconda frazione, soprattutto nella parte iniziale: il parziale di 9.28 è significativo e soltanto un talento del calibro di Kenneth Bednarek ha fatto meglio di lui (8.91).

L’unica criticità del turno è stato il passaggio del bastoncino tra il siciliano e Lorenzo Patta, ma con un ottimo guizzo il sardo è riuscito a prenderlo e ha poi lanciato la sua pennellata di curva: in questi contesti è davvero una garanzia e il 9.20 di personale è strabordante, nessuno come lui. Anche un nome di grosso calibro come Kyree King (9.29) si è dovuto inchinare al cospetto del nostro portacolori, che ha poi lanciato splendidamente Filippo Tortu, investito del ruolo di capitano assoluto dell’Italia in queste World Relays.

Il brianzolo era stato magico a Tokyo, mentre a Parigi andò in calando. Oggi si è rivista una bella progressione convincente, è rimasto in scia allo statunitense Brandon Hicklin e ha ben respinto l’assalto del cinese Jiapeng Cheng: 9.22 di gestione, a un centesimo dall’americano e a tre dall’asiatico, per esultare poi sul traguardo e andare ad abbracciare i compagni. Domani si correrà la finale con l’obiettivo di migliorare e inseguire il risultato di pregio.

TEMPI LANCIATI ITALIA 4X100 MASCHILE ALLE WORLD RELAYS

Fausto Desalu: 10.46 (0.157 di reazione, da fermo).
Matteo Melluzzo: 9.28.
Lorenzo Patta: 9.20.
Filippo Tortu: 9.22.
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Atletica, 4×400 donne titanica alle World Relays: l’Italia si regala i Mondiali!

L’Italia ha offerto una prestazione di notevole caratura agonistica sulla pista bagnata di Guangzhou (Cina) e ha qualificato la 4×400 femminile ai Mondiali di atletica che si disputeranno a Tokyo nel mese di settembre. Le azzurre avevano bisogno di chiudere la propria batteria delle World Relays nelle prime due posizioni oppure fare siglare uno dei due crono di ripescaggio, senza così essere rimandate alle gare di domani in terra asiatica.

Missione compiuta da parte del quartetto tricolore, che ha tagliato il traguardo con il tempo di 3:27.03 alle spalle della Spagna (3:26.25). La partenza di Ilaria Elvira Accame è stata accorta ma in perfetta gestione (52.49), poi Anna Polinari (51.34) è stata magica nella seconda frazione quando a suon di spallate è rimasta davanti alla britannica Hannah Kelly e alla brasiliana Tiffani Marinho, riuscendo così a tenere le azzurre in seconda posizione dietro alle iberiche.

Le nostre portacolori sono pienamente in corsa per meritarsi il biglietto iridato, Alessandra Bonora disputa una frazione solida (52.03) anche se la britannica Lina Nielsen recupera terreno. In chiusura Alice Mangione si supera (51.17) e con un ottimo giro di pista completa l’opera di una formazione davvero sontuosa. Domani si ritornerà in pista per disputare la finale contro le altre formazioni qualificate ai Mondiali: USA (3:26.05) e Francia (3:26.46) dalla prima batteria, Sudafrica (3:28.01) e Germania (3:28.63) dalla terza, le ripescate Norvegia (3:26.61) e Canada (3:27.28). Gli ultimi sei pass per i Mondiali verranno messi in palio nei ripescaggi di domani.
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Armand Duplantis galattico: record del mondo senza limiti, il sigillo più bello a Stoccolma

Siamo di fronte a un mostro assoluto, un talento formidabile e leggendario, un fuoriclasse come ne nascono pochi in un secolo, un predestinato assoluto che regala sempre meraviglie e che incanta per la classe, l’eleganza, la leggiadria, l’agone, la tecnica che esibisce in ogni sua uscita. Armand Duplantis vola sempre più in alto e a Stoccolma, di fronte al pubblico di casa nella settima tappa della Diamond League, ha ritoccato il già suo record del mondo di salto con l’asta, offrendo un vertiginoso balzo da 6.28 metri.

Dopo non aver tentato l’impresa tre giorni fa a Oslo, il Campione Olimpico ha tenuto il cioccolatino per il pomeriggio nella capitale del suo Paese, tra l’altro rendendosi protagonista di un percorso netto: 5.60, 5.80, 5.90, 6.00 metri ancillari al primo tentativo e poi la rasoiata al primo affondo. Alle sue spalle si sono piazzati l’australiano Kurtis Marschall (5.90 alla seconda) e l’olandese Menno Vloon (5.80 alla terza), soltanto ottavo il greco Emmanouil Karalis (5.60, poi due nulli a 5.80 e uno a 5.90)

Il 25enne ha riscritto ancora una volta i libri di storia: dodicesimo record del mondo in carriera, ha migliorato di un centimetro il 6.27 saltato lo scorso 28 febbraio a livello indoor in quel di Clermont-Ferrand. Da quando si involò a 6.17 l’8 febbraio 2020 a Glasgow non si è più fermato e di centimetro in centimetro ha continuato a salire di forza, l’ultimo sigillo all’aperto risaliva allo scorso 25 agosto con il 6.26 di Chorzow, venti giorni dopo l’apoteosi a cinque cerchi con il 6.25 di Parigi.

Fonte: oasport
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